“Il cielo non cambia” nasce da un’esigenza personale.

Io vengo dal mare, io ho sempre parlato al mare, chiesto al mare, io soprattutto lo ascolto.
Poi, un giorno, mi sono ritrovata senza di lui e ho temuto che avrei dovuto iniziare a parlare agli estranei.
E’ così che ho riscoperto il cielo.

Il mare ed il cielo, infondo, un po’ si somigliano: hanno entrambi il potere di essere immensi, ma di non fare paura. 
Il cielo, poi, ha questa particolarità di non avere prospettiva.
Nelle foto, infatti, sono gli oggetti a dirci se siamo sdraiati su un prato, affacciati ad un balcone o se, semplicemente, alziamo lo sguardo mentre passeggiamo.

Se potessimo staccarci, anche solo pochi minuti al giorno, dalla nostra vita frenetica e osservassimo il cielo, o il mare, potremmo vedere e prendere le cose in maniera completamente diversa, ne sono sicura.
Certo, il mare non lo abbiamo tutti, ma il cielo si, ed usufruirne dovrebbe essere obbligatorio. 

Sono tante le cose che potremmo scoprire alzando, o aprendo, gli occhi e la più importante, da qualsiasi prospettiva osserviamo, è che può anche piovere a lungo, ma poi il sole torna ed il cielo non cambia.